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L’attesa

12/03/2022

La Milano Sanremo 2021 in 5 km: l'attesa

-27 km a Sanremo.

È a questo punto della corsa che il gruppo inizia la della Cipressa, la penultima asperità prima del traguardo.

Ed è qui che si può apprezzare appieno tutto il fascino della Classicissima, un fascino particolare e discreto, a volte non immediatamente riconoscibile ma per questo ancora più raro, un fascino che ha una chiara parola d’ordine: l’attesa.

Questa gara si sviluppa per quasi 300 km, oltre sei ore in cui a uno sguardo distratto sembra non succeda niente, ma invece sta succedendo tutto.

Il lungo tragitto da Milano alla Cipressa serve proprio a questo, cioè a caricare l’attesa, a moltiplicare le speranze e le aspettative per quella che è forse la gara più imprevedibile di tutte.

Riuscirà un velocista a resistere sugli ultimi strappi e giocarsi la volata? Gli uomini da classiche, solitamente favoriti, terranno duro e riusciranno a staccare gli sprinter senza spendere troppo? O sarà uno scalare a provare il colpo di mano, come è successo con Nibali nel 2018?

L’attesa alla Milano-Sanremo ha una caratteristica particolare, unica: è qualcosa di vivo, un esercizio che si studia e si prepara attivamente, come si può vedere dalla foto qui sopra.

Ogni squadra è incolonnata nel proprio treno, ogni vagone al proprio posto, a seconda del lavoro da fare.

Sanno che nei successivi chilometri si deciderà tutto, che l’accoppiata Cipressa-Poggio è sempre il punto determinante della gara, che da quel momento in poi si capirà chi potrà vincere o chi sarà destinato alla sconfitta.

Non a caso la Classicissima è la prima Classica Monumento dell’anno, quella che rompe i lunghi mesi invernali d’attesa e dà inizio alla primavera.

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