LA SARDENAIRA
Nata intorno al 1500, dopo la scoperta dell’America, ma dalle origini più antiche la Sardenaira è la “focaccia” tipica di Sanremo il cui gusto e sapore non hanno eguali oggi
Ricetta tipica della gastronomia ligure dalle origini antichissime, la sardenaira giunge a noi trasmessa generazione dopo generazione; la sardenaira tipica “focaccia” di Sanremo, un piatto realizzato con pochi ingredienti, una vera e irraggiungibile esaltazione del gusto.
Si tratta di una ricetta molto semplice: su una pasta lievitata, comune a quella della focaccia, si stende un velo di pomodoro, olive taggiasche in salamoia, inframmezzate da spicchi d’aglio crudo, capperi e acciughe sottolio. Capperi, acciughe e aglio possono essere anche tritati. A seconda della forma della “teglia”, il sottile tegame con cui la si inforna, la sua forma varia a seconda delle consuetudini della cucina, e, se l’odore durante la cottura può assomigliare a quello di una pizza marinara, con una fragranza di olive, aglio origano e acciughe, il suo sapore e la sua consistenza cambiano sostanzialmente con la località, il quartiere e addirittura la famiglia in cui viene cucinata.
Se la collocazione geografica della sardenaira è abbastanza precisa, la provincia di Imperia (ma nemmeno tutta, a Oneglia già si chiama pissalandrea e oltre capo Berta, a Diano Marina, Cervo, non se ne trova quasi traccia), più difficile è risalire alle sue origini cronologiche: la nascita della sardenaira si perde davvero nella “notte dei tempi”.